Cass era fuoco fluido in movimento. Era come uno spirito incastrato in una forma, che però non riusciva a contenerlo. Lo spirito, o alle stelle o giù ai calcagni. Non c’era via di mezzo per Cass. C’era anche chi diceva ch’era pazza. Gli imbecilli lo dicevano. Gli scemi non potevano capirla. Agli uomini in genere Cass pareva una macchina da fottere, e quindi non gliene fregava niente, fosse o non fosse pazza. E Cass ballava e civettava, si lasciava baciare dagli uomini, ma tranne qualche rara volta, quando si stava per venire al dunque Cass si eclissava, Cass aveva eluso gli uomini.
Le sorelle l’accusavano di sprecare la sua bellezza, di non fare buon uso del cervello. Ma Cass ne aveva da vendere di cervello e di spirito. Dipingeva, danzava, cantava, modellava la creta, e quando qualcuno era ferito, mortificato, Cass provava compassione per lui.
Le sorelle ce l’avevano con Cass perché secondo loro sciupava un sacco di occasioni…I cosiddetti fusti non le dicevano niente. Le facevano schifo, senza grinta. Arrivavano alti, in sella, con quei nasi ben fatti e quelle orecchie ben disegnate… Tutta esteriorità e niente dentro. La sua indole era affine alla pazzia; aveva un temperamento che certi chiamano pazzia.
Erections, Ejaculations, Exhibitions and General Tales of Ordinary Madness (1972)
Charles Bukowsky.
lovely!
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